Gli ultimi mesi sono stati un susseguirsi di notizie anche sui media relative alla sostenibilità. Dai movimenti civili per sensibilizzare sul tema alle nuove invenzioni scientifiche per ridurre l’impatto sull’ambiente: tutti parlano della necessità di una rivoluzione green.
La sostenibilità entra nelle nostre vite, condiziona le nostre scelte, i nostri consumi e impatta sul business delle nostre aziende. E le PMI come stanno affrontando questa tematica? Non sono un tecnico e non ho risposte specifiche per tutte le implicazioni della sostenibilità. Lavoro però con le piccole e medie aziende (PMI) da parecchio tempo e spesso mi confronto con esperti di queste tematiche. Ho provato – in questo articolo – a fare una sintesi dei concetti più rilevanti.
Sostenibilità e PMI: la reazione dei mercati
Il mercato sta premiando chi attua progetti e modelli di produzione sostenibili. La sensibilità dei consumatori è decisamente molto più sviluppata in confronto al passato. Una serie di studi confermano come le nuove generazioni (e in particolare i Millenials) pretendano di poter operare delle scelte di consumo sostenibili (The Conference Board® Global Consumer Confidence Survey, Nielsen2017). Il verbo “pretendere” significa che non sono disponibili ad accontentarsi: la sostenibilità sarà un elemento che orienterà sempre di più l’acquisto di beni o servizi. Oggi nella propensione all’acquisto non conta solo il prezzo e o l’utilità (reale o percepita) ma anche la sostenibilità della produzione. E’ quindi una scelta imprenditoriale quella di volere o non volere utilizzare questo elemento come leva commerciale. Se si sceglie di farlo, bisogna essere consapevoli che si dovrà intraprendere un percorso serio, organizzato e certificato perché i consumatori non accettano il cosidetto “green washing” (cioè una semplice strategia di comunicazione finalizzata a costruire un’immagine positiva e distogliere l’attenzione dalle ricadute negative).
Come si muove il mondo finanziario in ottica di sostenibilità?
Negli ultimi mesi 22 trilioni di dollari sono stati investiti da grandi fondi pensione in aziende che sviluppano progetti di sostenibilità nel mondo. Questo dato è stato riportato da sir Ronald Cohen (pioniere del venture capitale e private equity) durante il Sustainable Economic Forum di Confindustria a San Patrignano. Nel suo libro “One Impact” l’uomo d’affari ha spiegato come si stia passando ad un nuovo modello finanziario. Il pradigma “risk-return trade off” (aumento del profitto all’aumentare del rischio) lascia il passo ad un modello “risk-return-impact” dove, dato un determinato livello di rischio, si massimizza sia il profitto che l’impatto positivo sul pianeta e sulla società. Non si tratta quindi di filantropia ma di un vero e proprio nuovo modello di fare impresa e di investire affinché i benefici ricadano sulla società. Ma anche non condividendo la visione di sir Cohen, non si può negare come il sistema bancario, i bandi per l’accesso a fondi europei, nazionali e regionali stiano sempre più prendendo in considerazione le tematiche della sostenibilità. Oggi la sostenibilità può anche agevolare l’accesso al credito. Le PMI devono quindi esserne coscienti.
Cosa possiamo fare?
L’Italia è al 9 posto su 184 Paesi per decessi causati da gas e polveri sottili (International Council on Clean Transportation). Gli Imprenditori e le Imprenditrici sono persone con famiglia, figli e sanno perfettamente che la condizione del nostro pianeta non è più sostenibile. Tutti possiamo fare la nostra parte per migliorare il sistema perché il dato citato non sia una costante ma un punto di partenza. Le premesse per un sistema sostenibile dal punto di vista economico e sociale ci sono. Diverse Imprese hanno avviato progetti e attività meritori ma soprattutto profittevoli. Per esempio, tra le altre, la Sales Spa è la prima B Corporation italiana nel settore degli imballaggi, la Reynaldi Srl la prima società benefit nella cosmetica e la Pattern Spa ha certificato il bilancio sociale. Dei temi legati alla sostenibilità e alle applicazioni in campo industriale ne parleremo il prossimo 18 giugno con alcuni nostri imprenditori. Diffondere queste best practice è fondamentale perchè le PMI possano scegliere – anche grazie alla creatività dei propri capitani – quale business sostenibile sviluppare.