La responsabilità sociale di impresa, un valore e un impegno per il territorio

Se è vero che dietro ogni impresa c’è sempre un uomo, è altrettanto vero che dietro ogni uomo ci sono un territorio e una comunità. 

La connessione tra progresso economico e sociale è alla base della tesi del “valore condiviso”, secondo cui l’impresa contribuisce a promuovere il progresso sociale e quindi a creare valore condiviso, sia economico che sociale.

Si tratta di una responsabilità importante e molto impegnativa per ciascun imprenditore, divenuta ancora più complessa durante questo annus horribilis, brutalmente segnato dalla pandemia. Ore, giorni, mesi, in cui abbiamo visto riconcorrersi le cifre del contagio e dei decessi, mentre contemporaneamente subivamo blocchi, nuovi divieti e piogge di decreti, spesso senza aiuti né certezze.

La responsabilità di impresa

L’uomo – imprenditore ha affrontato l’ondata pandemica nella doppia veste di membro di una collettività travolta da una pandemia durissima e di attore della tenuta economica del sistema.

A volte l’etimologia può aiutare ad essere positivi. La parola crisi ad esempio deriva dal greco antico, e in origine significava analisi, giudizio, scelta, una fase di transizione che portava ad una situazione nuova rispetto a quella precedente. Il termine non aveva quindi l’accezione negativa attuale. Noi imprenditori abbiamo affrontato il Covid consapevoli che soprattutto dalle fasi di crisi possono emergere fasi di crescita. Di certo, nell’ultimo anno il legame tra territorio e impresa è divenuto ancor più stretto e il buon esito indissolubile: insieme stiamo in piedi, insieme cadiamo.

Ognuno di noi ha assunto la responsabilità del proprio ruolo verso la propria comunità, diventandone sempre più interprete dei bisogni, con l’obiettivo di costruire insieme percorsi virtuosi. La responsabilità d’impresa è, così, divenuta antidoto alla disgregazione sociale ed economica di una collettività in grave difficoltà.

Progetto dell’Ambulanza 4×4

Paolo Parato: «La responsabilità di impresa è in continuo movimento e non si è arrestata nemmeno durante la pandemia». Share on X

All’inizio dell’emergenza Covid una delle nostre maggiori preoccupazioni era dare un contribuito concreto, tangibile. È l’indole stessa dell’imprenditore a spronarlo a guardare avanti, ad agire, a restituire al territorio quello che dal territorio si è ricevuto. È  questo il motore più recondito della responsabilità di impresa.

Così in qualità di presidente del Gruppo della Chimica dell’Unione Industriale di Torino mi sono fatto portavoce dell’esigenza condivisa di dare un segno di vicinanza al personale sanitario impegnato nella gestione dell’emergenza. Dall’idea alla condivisione del  progetto con il presidente del Gruppo GommaPlastica, Silvio Marioni, sono passate 24 ore. Nella settimana successiva lo hanno accolto con favore le 150 aziende dei Gruppi in uno sforzo corale di collaborazione straordinario, che ha visto anche il singolo e personale contributo di molti imprenditori.

Un progetto comune, quindi, ampiamente divulgato anche sui social, che ha dimostrato come la sinergia e il lavoro di squadra, in un concetto allargato di comunità, possano rivelarsi la nostra vera forza. Abbiamo scelto di donare un’ambulanza 4×4 alla Pubblica Assistenza di Sauze d’Oulx, come rappresentanza dell’Alta Valle, territorio particolarmente segnato dalla pandemia. L’ambulanza per noi era un simbolo di speranza per il futuro: da strumento per la gestione del Covid a mezzo di sostegno e di aiuto anche nel post emergenza. 

Un nuovo progetto

Paolo Parato: «In questo periodo di grandi cambiamenti e incertezze, noi imprenditori abbiamo deciso di continuare ad essere propositivi». Share on X

La Responsabilità Sociale di Impresa (RSI)  non è solo la relazione tra le imprese e la società, ma rappresenta anche la capacità delle prime a rispondere in maniera sostenibile alle nuove sfide imposte dal Covid-19, con la volontà di avviare dei percorsi resilienti nel futuro.

Ad ambulanza consegnata ed operativa, siamo al lavoro su un altro progetto, anche questa volta nasce dall’osservazione della realtà ed è realizzato coralmente con il Gruppo Alimentari e Federchimica . 

Lo Skills Mismatch 

In Italia oltre due milioni di giovani non studiano, non hanno lavoro e non lo cercano, perché non riescono ad immaginare il proprio futuro e non hanno stimoli o aspirazioni. Share on X Nel Paese il tasso di disoccupazione giovanile è tornato sopra il 30%. In questo contesto, uno dei maggiori problemi è lo skills mismatch tra domanda e offerta di lavoro, ovvero la mancata corrispondenza tra le competenze ricercate dai datori di lavoro e quelle possedute dai singoli individui.

L’impegno per la formazione e le giovani generazioni

Abbiamo quindi deciso di andare nelle scuole a raccontare un po’ di noi e di quello che facciamo, per far conoscere prospettive di futuro sinora ignorate, nella speranza di contribuire all’inclusione lavorativa dei giovani e allo sviluppo di nuove competenze che alle aziende servono e che mancano. 

Il progetto si chiama “Chimica, Industria, Società, Sostenibilità e filiere produttive”.

Il percorso è rivolto agli studenti delle Scuole Superiori di II grado,  ha una durata triennale ed è iniziato nel 2019, riuscendo a coinvolgere più di 1000 studenti. L’obiettivo è creare un momento di contatto tra giovani e aziende, contribuendo a dare un’immagine reale e più aggiornata del mondo produttivo e del “valore” delle filiere del territorio. In questo modo, Paolo Parato: «Ci auguriamo, di aiutare i più giovani ad avere gli stimoli necessari per approfondire nuovi punti di vista, scoprire, ad esempio, quanta chimica c’è nel mondo che li circonda». Share on X.

Il Covid, l’anno scorso ha, purtroppo,  interrotto il progetto  ma quest’anno abbiamo deciso di riprenderlo e riavviarlo  in versione online: questo ci permetterà di raggiungere ancora più scuole e studenti in un dialogo a più giornate virtuale innovativo.

Così, dopo i primi incontri nell’a.s. 2018/019 e dopo la pausa pandemica nell’a.s. 2019/020, l’iniziativa riprende con tre appuntamenti formativi online, cui far seguire docenze e visite aziendali, con focus specifici su argomenti tecnico-scientifici concordati tra docenti e aziende:

Tre le giornate programmate: 18, 24 e 30 marzo. Il primo incontro sarà dedicato alla “Chimica e Società”, mentre le altre due alla “Chimica e Alimenti”.

Saranno momenti di confronto importanti che permetteranno un corretto scambio di informazioni tra scuola e lavoro e aiuteranno i giovani ad affacciarsi consapevoli al mondo dell’impresa e del lavoro, conoscendo le opportunità che potrebbero incontrare.

Il progetto è in riavvio e, come scrivevamo per la diffusione dei post dell’Ambulanza, stay tuned, perché la storia continua (on line  #impreseXlascuola e off line, con il nostro impegno).

Paolo Parato: Presidente ASSOCIAZIONE INDUSTRIE CHIMICHE - Amministratore delegato presso MARASCHI & QUIRICI S.P.A.
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