Con il nuovo bonus energivori 2018 le imprese con adeguati requisiti possono contenere i costi energetici grazie a forti sconti in bolletta elettrica. La verifica di tali requisiti è complessa: l’Unione rende disponibile gratis, ad imprese associate e non, un tool excel per autovalutarsi.
Gli elevati costi energetici delle imprese italiane rappresentano ancora oggi un problema da risolvere, particolarmente sentito dai clienti energivori. La nostra bolletta elettrica industriale è tra le più alte d’Europa e ciò rappresenta una pesante zavorra per la competitività internazionale del nostro comparto produttivo: molti altri Paesi (inclusi gli extra-UE), per scelte politiche più sagge e lungimiranti o, spesso, per una biasimabile minor attenzione alla sostenibilità ambientale delle produzioni energetiche, non gravano infatti il proprio tessuto produttivo con analogo handicap.
Oneri di sistema in bolletta: tasse o non tasse?
Oltre al costo di produzione del kWh, nei nostri costi energetici pesa molto la parafiscalità, cioè quell’insieme di componenti denominato “oneri di sistema” che servono a coprire costi, più o meno connessi con il sistema elettrico, che lo Stato sostiene per varie finalità, quali il sostegno alle fonti rinnovabili, lo smantellamento delle centrali nucleari, il sostegno alla ricerca, il bonus sociale elettrico, la promozione dell’efficienza energetica ecc. Nella bolletta elettrica di un cliente industriale tipo allacciato in media tensione, gli oneri di sistema arrivano a pesare per il 40% (Figura 1). Per il bilancio dei clienti energivori è evidente che l’esborso per tale componente di costo risulta altamente incidente anche in termini annuali assoluti.
Figura 1
Si disquisisce da anni sulla natura degli oneri di sistema. Il dilemma è amletico: sono costi connessi alla vita del sistema elettrico, che è giusto che paghino solo i consumatori di energia elettrica, oppure sono di fatto tasse che dovrebbero gravare sulla fiscalità generale? Forse la seconda ipotesi è la più plausibile. Tuttavia è comprensibile che uno Stato con una pressione fiscale già alle stelle sia restio a chiamare “tassa” una somma enorme drenata dalle bollette. Quest’ultima nel 2015-2016 è valsa quasi 16 miliardi di euro/anno (Figura 2) e, per diversi anni a venire, si attesterà attorno ai 12 miliardi di euro/anno, a causa del forte peso della componente A3 legata al sostegno alle rinnovabili (Figura 3). Se si definissero gli oneri di sistema “tassa”, l’indicatore di pressione fiscale ufficiale Eurostat non perdonerebbe, con inevitabili ritorni negativi di immagine politica per il governo pro-tempore: almeno per adesso, meglio chiamarli “parafiscalità”.
Figura 3
Bonus energivori: un salvagente per galleggiare nel mare dei costi
Fortunatamente dal 2013 in Italia è stato varato il DM 5 aprile 2013 (*), che consente ai consumatori industriali energivori di abbattere gli oneri di sistema in bolletta, tramite una agevolazione riservata appunto alle imprese con ben determinati requisiti, definite “imprese a forte consumo di energia elettrica”. Il beneficio è finanziato anch’esso con una componente degli oneri di sistema, pagata in bolletta solo da chi energivoro non è. La norma è stata tuttavia oggetto di una profondo esame e revisione da parte della Commissione Europea, che ha ravvisato la necessità di alcuni rilevanti modifiche per rendere l’agevolazione conforme alle Linee Guida CE (*) 2014-2020 in materia di aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia.
Il nostro legislatore è così dovuto correre ai ripari e, verso fine anno scorso, ha pubblicato il decreto MISE 21 dicembre 2017 (*), che ha profondamente modificato i criteri di accesso allo sconto energivori e le relative modalità di erogazione, con effetto già dal bonus relativo al 2018. Le nuove regole prevedono un filtro di accesso all’agevolazione basato essenzialmente:
- sull’appartenenza o meno ai settori di attività (codici ATECO) elencati negli allegati 3 o 5 delle Linee Guida CE (*);
- sul raggiungimento di opportuni valori minimi del consumo annuo di energia, del rapporto costo dell’energia/valore aggiunto lordo dell’impresa, del rapporto costo dell’energia/fatturato aziendale;
- sulla eventuale presenza o meno dell’impresa negli elenchi energivori 2013 e/o 2014, formati sulla base del precedente DM 5 aprile 2013 (*).
La verifica del possesso dei nuovi requisiti non è cosa semplice e, comunque, quella valida ex lege sarà eseguita dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) in occasione della apertura ufficiale, entro il prossimo 15/05, del portale web per le domande di accesso al bonus 2018. Le imprese titolate saranno poi inserite in un nuovo elenco energivori 2018. Esse avranno così diritto ad una importante riduzione degli oneri di sistema in bolletta, funzione dei valori dei parametri sopra citati, retroattiva fin dalle fatture di gennaio 2018. Lo sconto può arrivare anche al 75% degli oneri più impattanti, ovvero quelli relativi al sostegno alle fonti rinnovabili, dal 1 gennaio scorso rintracciabili in bolletta elettrica non più con la vecchia sigla “A3” bensì con la nuova dicitura “ASOS”.
Esistono tuttavia aziende, quelle già inserite dalla CSEA nell’elenco energivori del 2016 e per le quali la CSEA ha riscontrato una prima rispondenza – diciamo “di massima” – dei nuovi requisiti 2018, che potrebbero già stare usufruendo in via provvisoria, “in acconto”, dello sconto sugli oneri di sistema fin dalla bolletta di gennaio scorso. Esse sono state inserite in un elenco provvisorio 2018, ma dovranno comunque a maggio prossimo far riverificare alla CSEA i propri requisiti, quando sarà aperto il portale web per le domande. Ciò potrà comportare conguagli retroattivi in caso di assodata assenza del requisito o di sconto in bolletta elettrica spettante diverso da quello inizialmente e provvisoriamente applicato.
Un tool gratis per scoprire se sono energivoro
Va da sé che già oggi le imprese, sia quelle agevolate sulla base della precedente normativa, sia quelle che non hanno mai ricevuto lo sconto, vorrebbero sapere, senza attendere maggio prossimo, se possono accedere al nuovo bonus 2018.
Per tale motivo l’Unione Industriale Torino, tramite la propria Area Gas & Power Acquisti e Regolazione, ha sviluppato un sofisticato tool Excel, di facile utilizzo, che simula le procedure utilizzate dalla CSEA per verificare il possesso dei nuovi requisiti di accesso all’agevolazione. Come contributo fattivo e concreto all’intero tessuto produttivo nazionale, prescindendo dall’appartenenza del medesimo al sistema Confindustria, l’Unione ha deciso di consentire a qualsiasi impresa lo scaricamento gratuito del tool, raggiungibile cliccando il link sotto riportato
BONUS IMPRESE ENERGIVORE 2018: TOOL EXCEL GRATUITO DI AUTOVALUTAZIONE
Il software non sostituisce la verifica di maggio che sarà eseguita dalla CSEA, l’unica comunque ufficiale e valida. Esso fornisce tuttavia una indicazione molto utile, sia per prepararsi all’apertura del portale CSEA per le istanze, sia per verificare, qualora l’impresa sia già inclusa nel predetto elenco provvisorio 2018, l’agevolazione “in acconto” che il fornitore di energia elettrica sta già applicando da gennaio scorso in bolletta elettrica.
Le sole imprese associate all’Unione, per le quali il tool dovesse dare esito positivo della verifica, possono accedere ad un servizio aggiuntivo esclusivo: il calcolo della stima del beneficio per il 2018, che potrà essere richiesto direttamente all’Area Gas & Power Acquisti e Regolazione, fornendo a quest’ultima i dati aggiuntivi richiesti dal tool.
Il tool è stato ad oggi già scaricato da una community nazionale di diverse centinaia di addetti ai lavori, tra cui associazioni, consulenti, imprese ecc. e viene continuamente monitorato e migliorato dall’Area Gas & Power dell’Unione sulla base delle segnalazioni/consigli che la community restituisce ad essa. La community stessa, quindi, sta contribuendo a validare e migliorare lo strumento, a beneficio di tutti.
Ulteriori approfondimenti sul nuovo bonus energivori 2018, con ampia relazione descrittiva ed esempi di calcolo sviluppati (questi ultimi alla base del tool), sono resi gratuitamente disponibili a tutti dall’Unione nella circolare pubblica raggiungibile al seguente link:
BONUS IMPRESE ENERGIVORE 2018: CIRCOLARE – RELAZIONE DESCRITTIVA – ESEMPI DI CALCOLO
(*) LInk a riferimenti normativi: DM 5 aprile 2013 – Linee Guida CE – decreto MISE 21 dicembre 2017